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(di Francesca Piro)

Gli occhi non servono se è per ripetere gesti sempre uguali. Servono per vedere. Albert non sa di essere cieco.. Tre volte il pensiero va; tre volte raggiunge il porticciolo con le palme, nel Sud della Francia: Port-Cros, ma lui non lo sa ancora. Fino a che, un giorno, parte. [Simone Perotti – Port Cros, Atlante delle isole del Mediterraneo, Bompiani 2017]

Le isole d’Oro, l’arcipelago delle Hyères, nel sud della Francia. La leggenda narra che siano nate per volere degli dei che trasformarono quattro spericolate principesse, nuotatrici provette, in isole e in una penisola, per salvarle dai pirati sopraggiunti in nave per rapirle. Le isole di Levant, Port-Cros e Porquerolles e poi la più piccola, con le braccia tese verso terra, che divenne la penisola di Gies.

L’altra sera eravamo ormeggiati nella Baie d’Alycastre, a Porquerolles. Un’isola protettissima, acquistata per oltre il 70% dal governo di Francia che ne ha fatto una fortezza ambientale. Un’isola dove è praticamente impossibile fare qualsiasi cosa che si avvicini al turismo di massa. Un’isola dedicata al vino, per la presenza di oltre 114 vigneti. Un’isola dove la bicicletta è un must. L’isola d’adozione di George Simenon, che dal 1924 ne divenne ospite fisso, ma anche di tanti altri scrottori e poeti.

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Siamo salpati presto. Il Mistral ancora per poco alle nostre spalle ci ha concesso appena il tempo di arrivare a Cassis. Siamo entrati nel piccolo porto mentre già cadevano le prime gocce d’acqua e il vento aveva iniziato a turbinare. Pochi momenti prima, sfilando davanti all’Esterel, il massiccio montuoso che fa da barriera tra il Mediterraneo e il resto della Francia, isolando la Provenza in uno splendido arco climatico, la mente è corsa ai grandi pittori francesi dell’800, da Pierre Bonnard a Claude Monet a Felix Vallotton, che dipinsero questi luoghi cercando di riportare su tela i magnifici rosa, blu e oro che caratterizzano nei colori una splendida parte di Francia. 

 Ora siamo qui. In attesa che la perturbazione passi. La cittadella di Cassis ci attende. Domani c’incontreremo.