Qui su Mediterranea facciamo così. Quando navighiamo ci guardiamo intorno, perché in mare bisogna avere mille occhi, ma anche per capire cos’è il mondo. Quando entriamo in una baia cerchiamo il posto più sicuro, non quello più bello, e ci mettiamo il più possibile lontano dalle altre barche. Facciamo la differenziata a bordo, anche se poi non sappiamo dove buttarla perché i greci non sono molto attenti a questo. La facciamo per noi, per gettare in mare l’organico quando si può, per salvare spazio, perché farla ci aiuta a essere organizzati, a non perdere il filo di certe cose.

MediterraneaQui su Mediterranea facciamo così, non siamo mai stati collegati alla rete elettrica terrestre, né mai lo saremo. Siamo autonomi, il sole e il vento ci danno più energia di quanta ce ne serva. Appena sale la brezza sufficiente a farci navigare a vela stacchiamo motore e issiamo tutta la tela che serve, perché il rumore non ci piace, mentre il sussurro del vento sulle vele lo amiamo.

Qui su Mediterranea facciamo così, ci laviamo solo con acqua di mare, solo di rado ci sciacquiamo velocemente con quella dolce, cuciniamo con acqua di mare, laviamo i piatti con acqua di mare, usiamo detersivi biologici per lavare i nostri vestiti. L’acqua dolce ci dura settimane, perché è preziosa, e perché la pulizia di cui abbiamo bisogno passa anche per i nostri comportamenti. 

 

Qui su Mediterranea facciamo così, parliamo tra di noi, cerchiamo di dirci cose che lascino il segno nel cuore, che servano a divertirci, ridere, imparare, pensare. I pensieri e le parole devono essere sempre diretti, significativi, perché altrimenti, qui su Mediterranea, preferiamo stare zitti o ballare.

Qui su Mediterranea facciamo così, peschiamo e mangiamo tutto il pesce pescato, cuciniamo cose buone, fatte con cura, e preparare la cena tutti insieme, bevendo vino e ascoltando la musica, ci fa sentire bene, meglio di come sarebbe altrimenti.

Qui su Mediterranea facciamo così, viaggiamo lenti, evitiamo i luoghi affollati, e se vediamo un bel posto ci meravigliamo ancora, perché chi perde la meraviglia ha perso l’uscita da sé, è chiuso nel suo labirinto.

Qui su Mediterranea facciamo così. Ripariamo tutto, cambiamo d’uso agli oggetti, ricicliamo ogni cosa, siamo autonomi al massimo grado che le nostre conoscenze nautiche, meccaniche, elettriche, manuali ci consentono. Lavoriamo sempre, con calma, e ogni problema a cui troviamo soluzione ci inorgoglisce, più di qualunque libro pubblicato o promozione sul lavoro ricevuta.

Qui su Mediterranea facciamo così, sperimentiamo che l’ordine, l’organizzazione, la collaborazione, sono buone pratiche per valorizzare i saperi di ognuno, le personalità di ognuno, le idee di ognuno, perché dei miseri mondi in cui l’uomo e la donna sono solo numeri identici non ne possiamo più.

Qui su Mediterranea facciamo così, navighiamo per mari ricchi di fascino, natura, storia, cultura, e cerchiamo di ricordare, di imparare, di capire, e siamo convinti che non ci sia modo migliore di farlo che vivere nel Mediterraneo, quello che sta lì, laggiù, intorno a noi, e di cui spesso dimentichiamo la ricchezza.

Occupy Elafonissos

Qui su Mediterranea facciamo così, mettiamo insieme pochi soldi che bastano per tutto, facciamo economie di scala favorevoli, decidiamo tutto insieme, ma ai soldi diamo solo il valore dello strumento. Ogni cosa che conta per il nostro benessere, su Mediterranea, non ha niente a che fare coi soldi.

Qui su Mediterranea facciamo così, entriamo nelle baie con le maglie uguali, perché siamo un equipaggio, sistemiamo uno striscione di protesta, perché abbiamo delle idee, comunichiamo a tutti un’emergenza, perché vogliamo farci sentire e renderci utili.

Qui su Mediterranea facciamo così, incontriamo scrittori, leggiamo storie, facciamo prelievi di plancton, aiutiamo la ricerca, ci diamo da fare, perché per troppo tempo abbiamo messo la nostra straordinaria intelligenza al servizio del lavoro sbagliato, e tutti, ma proprio tutti, vorremmo darci da fare per qualcosa che ha maggior senso.

Per questo su Mediterranea facciamo così. Per provare a vivere meglio, per tentare l’emozione come via, per applicare la nostra passione del mare alla vita. E infatti su Mediterranea, per quello che ci lascia la vita, i suoi dolori, le sue bizzarrie, stiamo bene.